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Categoria: Storia
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DAL "TELE" AL "RADIO": UNA SVOLTA EPOCALE

 

Il primo Gruppo aeromodellisti di Forlì (quello per lo più di modellisti specializzati nel volo circolare vincolato, ovvero il volo "telecomandato" da due sottilissimi cavi d'acciaio) si era insediato nello spazio dietro alla struttura sportiva dell'Edera in viale della Libertà.

Ci furono soci che raggiunsero straordinari risultati in ambito competitivo, come Ugo Dusi che nel 1972 si aggiudicò il titolo mondiale di velocità per aeromodelli a volo vincolato circolare, Massimo Ugolni divenne campione italiano di velocità per modelli a reazione sempre della stessa categoria di volo e la squadra composta da Giancarlo Penso e Pier Paolo Marini divenne campione di "Team Racing" nel 1972 e nel 1977.

In quegli anni ci fu anche l'avvento del radiocomando (proporzionale) che raccolse ovviamente da subito i consensi di molti modellisti, data la possibilità di potere pilotare il proprio modello esattamente come se fosse un aereo vero.
A Forlì si venne così a creare un gruppo di pionieri di questa nuova disciplina che per fare volare le proprie creature utilizzava gli spazi adiacenti alle casermette di viale Roma.

Questi pionieri forlivesi erano: il prof. Mambelli, Vittorio Ragazzini, Antonio Francia e Baldini.
La nascita ufficiale del Gruppo risale al 1974, ovvero quando gli aeromodellisti furono accolti nelle strutture dell'aeroporto grazie all'intervento dell'allora Comandante dell'aeroporto, il Col. Pasquale Di Nuzzo, grande amico e simpatizzante degli aeromodellisti.

Dapprima fu loro concesso l'utilizzo in giorni stabiliti dello spazio oggi dedicato agli imbarchi, ma vista la sempre più crescente partecipazione da parte di nuovi soci, negli anni seguenti il Gruppo fu spostato nel lato opposto della pista, quello raggiungibile da via Decio Raggi.

Il piazzale dato a disposizione consisteva nella pavimentazione di un vecchio hangar aeroportuale ormai abbattuto (visibile ancora in piedi nella foto qui a destra scattata durante la guerra) ed era adiacente alle strutture della "Azienda Agricola Castellini".
 
Il piazzale però presentava un problema: era stracolmo di rottami ferrosi fra i quali vi erano molti residuati bellici accumulati negli anni. Ci volle del bello e del buono per rendere agibile quel sito! Fu quella la sede degli aeromodellisti di Forlì per oltre 25 anni.

La prima sistemazione che fungeva da rifugio fu in un vecchio furgone in disuso che venne adottato come riparo per fronteggiare le giornate più fredde.

Negli anni seguenti venne poi costruita una "baracca" in lamiera che venne dotata di ogni confort: luce, riscaldamento e televisione. Le pareti interne erano rivestite in legno e oltre al bagno sul retro era presente anche un piccolo ma efficiente bar autogestito dai soci.

Venne realizzata anche la pavimentazione esterna attorno al rifugio rendendo agevole la permanenza all'ombra dei grandi pioppi.
Inoltre fu asfaltata la pista di volo rendendola ottimale per i  decolli e gli atterraggi.

In quei primi anni venne anche costruita la nuova torre di controllo dell'aeroporto che prese posto proprio sul fianco destro della pista degli aeromodelli. Fu una presenza tutto sommato non troppo scomoda, anche se a volte qualche impatto è stato inevitabile...
 
La presenza della nuova torre ha comunque conferito una certa tipicità al luogo.
Già dopo i primi lavori di sistemazione della sede si è assistito ad un rapido e sempre crescente sviluppo dell'attività aeromodellistica grazie anche all'aiuto dell'Aero Club di Forlì che per statuto prevedeva la promozione di quest'attività.

Tale rilevante sviluppo è stato confermato dall'arrivo di importanti conquiste in ambito sportivo:
nel 1977 Paolo Casadei si classifica 22° (ma primo degli italiani) ai mondiali di F3B (alianti) in Sud Africa.

Nel 1981 è Rover Mersecchi ad aggiudicarsi il primo posto nel Raid di S. Marino, risultato completato dal primo posto aggiudicatosi dalla squadra dell'Aero Club di Forlì. Nel 1983 Samuele Villani conquista il 5° posto assoluto ai mondiali di F3B in Inghilterra.

Nello stesso anno viene costituita per la prima volta in Italia una pattuglia acrobatica composta da tre Siae Marchetti radiocomandati pilotati da Stefano Bezziccheri, Fabrizio Baiardi e Renzo Rosetti, ospitati in una occasione anche dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Nel 1991 è sempre Rover Mersecchi a vincere a Ravenna i campionati italiani di RCV (alianti).

Sempre nel 1991 Stefano Lucchi conquista il titolo di campione italiano nella categoria F3C (elicotteri), ma va ricordato che lo stesso Lucchi vanta altri quattro titoli di campione italiano conquistati negli anni '85, '86, '87 e '90. Inoltre nel 1986 si piazzò secondo negli europei in Francia e nel '87 giunse quarto nella lotta per il titolo mondiale in Svizzera.

Ancora nel 1991 Paolo Casadei si aggiudica il settimo posto ai mondiali di F3B in Belgio, primo fra gli italiani.
Furono di quel periodo le varie edizioni della manifestazione "Forlì Vola" che videro sempre grande partecipazione di pubblico e di modellisti anche da altre nazionalità.

Il Gruppo aeromodellisti rimase attivo all'interno dell'aeroporto fino a quando fu allontanato per provvedimenti restrittivi presi dalle autorità aeroportuali dopo la penosa vicenda sollevata da "Striscia la Notizia". Fu un triste evento che determinò la fine della permanenza degli aeromodellisti nella sede che con tanto lavoro, sacrificio e dedizione si erano conquistati in tutti quegli anni, lasciandoli disorientati ma non intaccando minimamente la loro forte passione per l'aeromodellismo...
 
 
 

 

 

30 anni dopo: in questa foto da sinistra Paolo Bissi, Samuele Villani e Renzo Rosetti insieme all'aliante "Luxvil" col quale Villani si piazzò quinto ai mondiali di F3B nel 1983. Il modello è di notevole valore modellistico in quanto è costruito interamente in proprio con soluzioni all'avanguardia per allora.

L'ottimo piazzamento in una categoria estremamente tecnica come l'F3B è prova di una perfetta progettazione e costruzione. Il modello è tutt'ora volante ed è conservato nella collezione di Bissi.

 


 

Questa fotografia racconta una storia di amicizia profonda e indissolubile. Siamo sul campo di gara a Ravenna nell'aprile del 1970. I due protagonisti sono Renzo Rosetti (a sinistra) e Paolo Bissi e hanno appena concluso una gara classificandosi Renzo secondo e Paolo terzo. Fra di loro un aliante progettato dal grande Enzo Servadei.

In questa foto sono già dei ragazzi, ma è fino da quando erano bambini che frequentavano attivamente l'ambiente aeromodellistico di Forlì. La loro passione per il volo li ha fatti crescere insieme, ma la stessa passione, trasformata in professione della vita, li ha fisicamente allontanati per anni senza però scalfire il profondo sentimento di amicizia.