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Categoria: Storia
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Nell'autunno 2001 venne il giorno in cui gli aeromodellisti di Forlì non poterono più accedere alla loro pista all'aeroporto per motivi di sicurezza. Fu un divieto improvviso, inderogabile e definitivo, anche se c'era già il sentore di qualche importante cambiamento a nostro riguardo dopo agli attentati dell'11 settembre...
 
Una volta allontanati dovemmo fare richiesta ufficiale alle autorità aeroportuali per potere fare accedere qualche socio al rifugio per recuperare almeno le nostre cose prima che questo fosse raso al suolo da una ruspa. Poco dopo anche i grandi pioppi vennero abbattuti.
 
Il Gruppo Aeromodellisti subì un vero e proprio trauma che ebbe conseguenze anche negli anni a venire. Infatti, dopo tanti anni di coesione si verificò una spaccatura fra i soci dovuta al disorientamento provocato da quella situazione. Alcuni di essi decisero di spostarsi in un campo fuori Forlì dedicato esclusivamente ad alianti e a modelli elettrici.

Altri ancora frequentarono per un certo periodo un bel campo in collina vicino a Castrocaro Terme. Una parte dei soci (diciamo quella più consistente in fatto di numero) si mise alla ricerca, molto difficoltosa per diversi motivi, di un luogo dove riorganizzare una nuova pista di volo.
 
La scelta vide come sito giusto quello attuale, ovvero un lotto di circa duemila metri quadri in aperta campagna nella periferia a nord di Forlì, privo di qualsiasi ostacolo, orientato perfettamente con i venti della zona e con il sole alle spalle per un'ottima visuale. Furono portati lì i tavoli utilizzati per tanti anni all'aeroporto e poca altra attrezzatura, praticamente niente.
 
Si ripartiva da zero. Quasi subito fu eretto il palo per sorreggere la manica a vento. L'area consisteva in un quadrato di terra che fino a qualche mese prima era coltivato ad ortaggi. Non c'era proprio niente, neanche la strada per accedervi.
 
 
Nel periodo estivo era tutto sommato agibile, ma in inverno era davvero scomodo raggiungere la pista a causa del terreno fangoso. I lavori per rendere più confortevole il nuovo campo  cominciarono da subito.
 
Dapprima si sistemò la strada d'accesso e contemporaneamente ci si dedicò alla pista. Qui il terreno era da livellare e sistemare per avere una superficie ottimale per decolli ed atterraggi.
 
Il problema principale consisteva nel fatto che il tipo di terra era soggetto a crepare nei mesi estivi presentando profonde fessure. Ci vollero impegnative e continue lavorazioni negli anni per riuscire a ricompattare il suolo e renderlo liscio e livellato a sufficienza.
 
Comunque un po' alla volta si riuscì ad ottenere una pista coperta da un bel manto erboso. Parallelamente si cominciò a pensare anche alla logistica e ci si organizzò per sistemare un nuovo rifugio per affrontare le temperature più rigide durante l'inverno.
 
La dedizione continua di certi soci fece si che in pochi anni anche il nuovo campo fosse confortevole e favorevole alla vita sociale. Importanti migliorie riguardanti la sicurezza furono fatte in seguito installando delle alte reti di protezione per separare la zona di volo da quella di sosta dei piloti, riorganizzando anche il posizionamento della pista che di conseguenza fu ulteriormente allargata.
 
Questi interventi, a completamento di quelli precedenti, hanno reso il nuovo campo un luogo eccezionalmente adatto alla attività modellistica dove anche modelli avanzati come jet e maxi acrobatici di grandi dimensioni possono essere pilotati in maniera opportuna e soprattutto con un alto grado di sicurezza. 
 
Visto il notevole spazio di volo disponibile e assolutamente privo di ostacoli, le notevoli dimensioni e le ottime condizioni della pista e il notevole livello di sicurezza raggiunto, possiamo affermare che ad oggi il campo volo del nostro gruppo risulta essere uno dei migliori siti in Italia dove praticare attività di volo aeromodellistico.