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Volare la nostra grande passione da sempre...


   FORLI' VOLA è stata la manifestazione aeromodellistica di maggior rilievo che il Gruppo Aeromodellisti Forlì abbia mai organizzato nella sua storia passata.

   Nell'arco delle sue cinque edizioni (dal 1990 al 1994) ha visto coinvolte decine di piloti provenienti da tutta Italia e anche dall'estero, centinaia di addetti ai lavori fra soci e personale esterno e soprattutto migliaia di presenze fra spettatori ed appassionati. Si teneva la prima domenica di settembre e da subito diventò uno fra i principali eventi del settore a livello nazionale. Durante lo svolgimento delle giornate si poteva assistere ad un continuo susseguirsi di voli di modelli di qualsiasi tipo fra i quali molti di notevole livello.

   I migliori piloti attivi in quel periodo non mancavano: Benito Bertolani con il suo Yak 18 (col quale fece fra le altre figure acrobatiche uno spettacolare tonneaux a 32 tempi oltre che un looping a coltello...), Giuseppe Dardanello col canard tripulso e con una pionieristica turbina, il campione Stefano Lucchi che allora era nostro socio, Clay Dall'Ara col suo maxi acrobatico, Gian Maria Aghem con i suoi modelli da record e all'avanguardia tecnologica, Lino dal Maso con la spettacolare strega, Gianni Biagini con il Tornado e il Cougar a ventola intubata, i fratelli Grazioli di Modena con i vari modelli a jet (F15, Mirage e Saab Gripen), Sebastiano Silvestri con le sue prodezze acrobatiche, Cuccolo con l'aliante da 7 metri, il team Sebino che in seguito fondò la omonima ditta, Giglioli di Modena con l'extra 260 da 2,7 metri, per citare solo i più conosciuti.

   Oltre a Lucchi ovviamente parteciparono anche diversi nostri soci con i loro modelli appositamente preparati per l'occasione, fra i quali Claudio Gardini col bellissimo Cougar a ventola intubata, Marco Corvini con il Sagittario pulso e Stefano Landi con l' F86 pulso. L'atmosfera che si respirava fra i soci era proprio quella di un grande evento da vivere in prima persona. Inoltre in quelle giornate la maggior parte di essi dava il proprio contributo in manodopera affinché tutto funzionasse alla perfezione. Anche a noi ragazzi venivano dati incarichi di servizio che svolgevamo col massimo dell'impegno.

   In generale, nonostante le inevitabili divergenze che a volte sorgevano per motivi organizzativi, fra i soci si creava un grande e produttivo affiatamento. Fra i vari episodi che successero durante le giornate va ricordato quello che riguardò un ospite che partecipava ormai abitualmente alle varie edizioni. Si tratta del sig. Merchinger col suo maxi modello bimotore riproducente un jet di linea. Date le notevoli ed inusuali dimensioni del modello, questo era una forte attrazione tra i vari esposti.

   Accadde però che durante l'edizione del 1994 il modello precipitò rovinosamente sulla pista distruggendosi irreparabilmente con evidente sconforto del proprietario e degli organizzatori.

   La causa della caduta fu dovuta al lungo viaggio in auto affrontato sotto una pioggia battente col modello fissato all'esterno sul tetto: l'acqua infatti inzuppò la struttura che cedette proprio durante il volo dimostrativo. 

   Ma fu proprio il nostro Gruppo ad organizzare subito una colletta fra i soci, gli organizzatori ed il pubblico per raccogliere denaro al fine di risarcire almeno simbolicamente Merchinger, visto il suo impegno nell'affrontare un viaggio così lungo per partecipare alla nostra Forlì Vola con un modello così impegnativo...

   La manifestazione era pensata e realizzata talmente in grande che fu proprio  per questo che purtroppo ad un certo punto si decise di non organizzarla più negli anni a venire: il giro di denaro infatti era diventato importante, come le spese da sostenere per la logistica a cui si aggiungevano altri innumerevoli situazioni delicate da gestire.

   I rischi, soprattutto quelli economici, erano talmente elevati che si decise di non esporre più il Gruppo ed i soci a tali situazioni: infatti sarebbe bastata una giornata di maltempo per vedere sfumare tutto e subire eccessive perdite economiche. Per noi ragazzi fu una vera batosta.

   Ricordo bene che non accettavamo l'idea di rinunciare alla nostra grande manifestazione, tanto che il presidente Vittorio Ragazzini dovette convincerci con fermezza a rassegnarci all'idea che non si sarebbe più svolta un'altra Forli Vola. Forse la magia di quelle giornate fu proprio dovuta al fatto che furono poche e grandiose. Penso che non esista aeromodellista di allora a Forlì (e non solo) che non abbia un ricordo piacevole di questa manifestazione.  

   È stata una bellissima ed irripetibile esperienza per tutti noi soci di allora, perché si è  avuto a che fare con qualcosa di grande e di nostro. Ci siamo ritrovati uniti nello scopo comune di fare vivere l'aeromodellismo nella nostra città e di farlo nel migliore dei modi, grazie ad un grande evento come Forlì Vola. 

Paolo Bassi 

In primo piano il Tornado costruito dal prof. Mambelli. Col megafono Pier Andrea Silvestroni direttore di pista.

 

La pattuglia acrobatica dei "Falchi 3".

 

 

 

 

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